TOKYO - Computer alimentati con celle a combustibile, televisori che diventano computer e si scoprono capaci di gestire in modo intelligente, e comodo, i canali tv e i contenuti audio video, magari con un semplice gesto del braccio o della mano. Altro che telecomando. Normali Dvd che in virtù di una alchimia tutta digitale diventano ad alta definizione (o quasi). Flat tv che più piatti non si può nonché un'invasione di piccoli computer e notebook sempre più "stilosi" perché adesso l'occhio vuole una parte ancora maggiore e la tecnologia di fronte alle esigenze del look va quasi in secondo piano.
Sono questi alcune delle novità, spesso in forma di prototipo, in vetrina al Ceatec di Tokyo, salone dell'elettronica e della componentistica per l'era digitale. Tra i padiglioni della fiera che durerà fino al 4 ottobre ci sono da una parte prodotti finiti e concept futuristici, mentre in un'altra sono in vetrina i componenti, ovvero i mattoncini lego dell'industria digitale, quelli che rendono possibili grandi rivoluzioni: dai display Lcd ad alta definizione ai piccoli schermi touch per la nuova generazione di netbook e per l'inedita categoria dei mid e dei net-tablet, ultra mini computer dedicati alla rete e al social networking, dagli schermi organici Oled al networking senza filo ai digital media player con memorie a stato solido di altissima capacità.
Il salone vede la presenza dei grandi nomi della tecnologia internazionale, ma sono soprattutto gli zaibatsu giapponesi dell'elettronica a sfidarsi in una esibizione di muscoli di silicio. Ed ecco che tra i grandi figurano Toshiba, Sony e Panasonic ma anche produttori di semiconduttori americani come Amd. Il Ceatec è dunque una vetrina sul prossimo futuro della digital life: una finestra aperta sulla tecnologia che permetterà di realizzare nei prossimi mesi flat tv più performanti, personal computer più leggeri o smartphone ultrasottili.
Toshiba scommette sulla possibilità di comandare un flat tv tramite semplici gesti letti da una telecamera e interpretati da una intelligenza di silicio. Ma se questo è il futuro prossimo, la casa giapponese gioca le sue carte sulla possibilità di migliorare oggi la qualità delle sorgenti video tradizionali.
Il gigante del Sol Levante ha perso la battaglia degli standard per i dischi ad alta definizione: il suo Hd-Dvd è stato battuto dal Blu-ray di Sony. Adesso, però, tenta una specie di rivincita: portare a nuovo splendore i "vecchi" Dvd. Toshiba ha realizzato una tecnologia che permette di migliorare la qualità dei normali Dvd per portarla (quasi) al livello dell'alta definizione. Una soluzione già annunciata all'Ifa di Berlino e che ha il vantaggio di mantenere attuale la propria collezione di Dvd. Toshiba, che sta per commercializzare nuovi modelli di notebook, non è però intenzionata a introdurre la tecnologia rivale Blu-ray con appositi lettori come stanno facendo i concorrenti. Ma sta comunque monitorizzando il mercato, così ha infatti detto al Sole24Ore.com Hidejiro Shimomitsu responsabile mondiale del business sui personal computing della multinazionale nipponica. "Non abbiamo piani per l'introduzione del blu ray, ma seguiremo quello che il mercato chiede".
La casa ha svelato un prototipo di tv intelligente. Si chiama Cell Tv e monta microprocessore, ovvero il cervello di silicio della PlayStation3 e dei supercomputer Ibm. Il Cell processor incorporato nel Flat tv lo trasforma quasi in un computer: permette di vedere contemporaneamente un'anteprima con le miniature di 48 programmi e offre un'interfaccia grafica tridimensionale per navigare tra contenuti video e fotografie. Arriverà a fine del 2009. L'energia e l'ambiente sono temi caldi in tutto il salone: dai flat tv con un cuore verde di Sharp alle lampade Led a bassissimo consumo e-core di Toshiba alle celle a combustibile a metanolo per alimentare notebook e cellulari. Ci ha pensato Toshiba ma anche un nome storico dell'elettronica: Maxell. Già, Maxell, ve la ricordate? Leggendarie le sue audiocassette della ormai lontana era analogica. E ora che fa? Proprio fuel cell di piccola taglia per pc portatili, smartphone e cellulari
E se lo schermo diventa il centro del salotto, perché non farlo touch? Problemi di ditate a parte, che potrebbero vanificare qualsiasi velleità di alta definizione e qualità, sotto i riflettori del Ceatec è stato messo un televisore da 72 pollici con tecnologia touch. Ci si può anche disegnare sopra.
Sempre in tema di schermi che diventano il nucleo dell'informazione e dell'intrattenimento domestico ecco che Panasonic mette in mostra le sue idee per il futuro della casa digitale: all'interno di una serie di concept avveniristici spicca il "life wall", un muro digitale: una vera parete per il cinema in casa, le foto, il web e la comunicazione. Nel 2015 il muro del salotto diventerà davvero interattivo? Forse, ma Panasonic ci crede.
Pioneer invece pensa all'auto con un sistema wireless, basato su Wi-Max, per trasferire i contenuti multimediali digitali dalla casa all'abitacolo, mentre i tema di video ha svelato un prototipo di schermo 3D che riproduce immagini tridimensionali che sembrano uscire dallo schermo come ologrammi. E non servono occhiali speciali.
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